SELECTIVE BREEDING

Coreografia
Pablo Girolami

Danzatori
Guilherme Leal, Lou Thabart, Kiran Bonnema, Sara Ariotti, Isidora Markovic, Katarzyna Zakrzewska

Drammaturgia
Karen Stenico

Musica
Live Mix by Vermouth Gassosa

Lighting design
Marco Policastro

Scenografia
Zaches Teatro

Co-produzione
House of IVONA; TanzOFFensive / EISFABRIK Hannover, Leipzig Tanzt! 2024

Con il supporto di
ARTEFICI.ResidenzeCreativeFVG/ArtistiAssociati-Centro di Produzione Teatrale;

Progetto residenza Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il commune di Rovereto;

Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt);

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Residenze delle arti performative a Villa Manin;

The Selective Breeding residency is supported by the European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, an initiative of the European Festivals Association (EFA), co-funded by the European Union.

Il mais diventa gigante, i tacchini hanno perso la capacità di riprodursi, le mucche producono un’incredibile quantità di latte, i bassotti crescono in modo ridicolo.

“Selective Breeding” è metaforicamente un caleidoscopio, una sorta di dispositivo umano composto da diversi specchi disposti ad angolo in un tubo. Nello spettacolo il caleidoscopio è rappresentato dal mondo animale, vegetale e umano, gli specchi sono i grandi temi che riguardano tutti noi, nessuno escluso. Nella performance, l’indagine di Pablo Girolami mira a riflessioni attorno a temi come la sopravvivenza, in un panorama distopico costruito appositamente per provocare riflessioni e turbamenti nella coscienza dello spettatore. Si tratta quindi di tracciare uno scenario, che lasci spazio a una nuova e ritrovata consapevolezza, che in questa performance è data dal rapporto tra uomo e consumismo, terra e sfruttamento, dignità e tutela della vita dell’ecosistema, costruendo immagini che possono cambiare in modo imprevedibile e variabile.

Nella frenetica ricerca per migliorare gli standard di vita umani, il benessere degli animali viene sistematicamente oltraggiato.

I protagonisti sono uno scienziato, un macellaio, due pulcini e un salmone, gli stessi protagonisti che rappresentano alcuni degli attori che hanno abitato finora più di 3,5 miliardi di anni di evoluzione sulla terra, essenziali per la sopravvivenza dell’homo sapiens.

Genetica, logica, manipolazione, terra, globalizzazione, egoismo e alterazione sono solo alcuni dei punti che verranno esplorati nello spettacolo con un unico obiettivo: mettere in discussione; Se gli esseri umani venissero allevati in modo selettivo, sarebbe meglio per il futuro del nostro pianeta? Per il benessere dei nostri figli? Per la tutela delle specie animali? E se così fosse, sarebbe etico o terribilmente demoniaco e crudele?