SELECTIVE BREEDING
2024

Compagnia
IVONA
Coreografia
Pablo Girolami
Danzatori
Guilherme Leal, Lou Thabart, Kiran Bonnema, Sara Ariotti, Isidora Markovic, Katarzyna Zakrzewska
Drammaturgia
Karen Stenico
Musica
Live Mix by Vermouth Gassosa
Lighting design
Marco Policastro
Scenografia
Zaches Teatro
Durata
60 minuti
Debutto
5 Maggio 2024 – TanzOFFensive, Hannover
Co-produzione
House of IVONA;
TanzOFFensive / EISFABRIK Hannover, Leipzig Tanzt! 2024
Con il supporto di
ARTEFICI.ResidenzeCreativeFVG/ArtistiAssociati-Centro di Produzione Teatrale;
Progetto residenza Compagnia Abbondanza/Bertoni in collaborazione con il commune di Rovereto;
Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt);
CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Residenze delle arti performative a Villa Manin;
The Selective Breeding residency is supported by the European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, an initiative of the European Festivals Association (EFA), co-funded by the European Union;
Regione Friuli Venezia Giulia;
MIC (Ministero italiano della Cultura).
Uno scienziato, un macellaio, tre pulcini e un salmone.
Il mais diventa gigante, i tacchini hanno perso la capacità di riprodursi, le mucche producono un’incredibile quantità di latte, i bassotti crescono in modo ridicolo.
Nella frenetica ricerca per migliorare gli standard di vita umani, il benessere degli animali viene sistematicamente oltraggiato.
Selective Breeding esplora temi complessi legati alla sopravvivenza, alla manipolazione genetica e alle implicazioni etiche riguardo al miglioramento delle specie attraverso la selezione artificiale.
La performance usa il concetto di “caleidoscopio” per riflettere su questi temi, mettendo in discussione il rapporto tra uomo e consumismo, terra e sfruttamento, dignità e tutela della vita dell’ecosistema. Si tratta quindi di tracciare uno scenario, che lasci spazio a una nuova e ritrovata consapevolezza.
I protagonisti sono alcuni degli attori che hanno abitato finora più di 3,5 miliardi di anni di evoluzione sulla terra, essenziali per la sopravvivenza dell’homo sapiens.
Abbracciando il pensiero di Darwin, basato sull’evoluzione attraverso la selezione naturale, osserviamo come non sia necessariamente l’individuo più forte a sopravvivere, ma colui che riesce meglio ad adattarsi all’ambiente circostante.
La riproduzione selettiva, d’altro canto, favorisce solo la sopravvivenza dell’uomo, nella prosperità e nel lusso; una certa arroganza è innegabile di fronte a qualsiasi manipolazione dell’uomo sulla natura.
Sebbene lo studio di Darwin e la pratica della riproduzione selettiva siano distanti, hanno una similitudine: la sopravvivenza.
Questa contraddizione è attribuibile alla relazione tra scienza e arte. Da qui la nostra curiosità nell’investigare l’influenza reciproca che queste due discipline – antitetiche all’apparenza – hanno a livello procedurale. Una grande dose di creatività è necessaria per fare scoperte scientifiche, e nel nostro caso, l’espressione attraverso la danza è spesso un prodotto della conoscenza.